La presidente di Marconi Express spa Rita Finzi con il direttore generale di Tper Paolo Paolillo ha partecipato questa mattina, in modalità videoconferenza, alla commissione consiliare Mobilità, Infrastrutture e Lavori pubblici del Comune di Bologna. Insieme al presidente della commissione Vinicio Zanetti e agli altri consiglieri comunali erano presenti l’assessore alla Mobilità Claudio Mazzanti, il direttore del settore Mobilità sostenibile e Infrastrutture Cleto Carlini e l’ingegnere Mirka Rivola, Responsabile unico del procedimento. All’ordine del giorno, presentato dalla consigliera Francesca Scarano e altri, lo stato dell’arte del people mover e la formazione professionale del personale che lo prenderà in gestione.
Il pre-esercizio del people mover si è concluso il 9 luglio. È stata trasmessa la relazione finale al ministero dei Trasporti e all’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Ora è in corso la redazione della relazione di risposta da parte del ministero, a cui poi seguiranno le valutazioni dell’Ustif e il Noe, il nulla osta all’esercizio. Ricevuto il Noe, il Comune potrà deliberare il permesso all’avvio del servizio. Non è quindi ancora definibile con certezza la data di apertura al pubblico.
Ai consiglieri che chiedevano di comprendere specificamente i motivi dei ritardi nella partenza del servizio, Marconi Express ha risposto che complessivamente il sistema è il primo in Italia di questo tipo e ha scontato quindi le difficoltà di chi deve aprire una strada nuova, tra normative trasportistiche applicabili in parziale sovrapposizione e aspetti tecnici da ottimizzare. Ad esempio, un’attenta rassegna della normativa si è resa necessaria per la definizione di un regolamento di esercizio per un sistema che è simile alle metropolitane automatiche ma che corre a diversi metri di altezza dal suolo come le funivie, imponendo procedure di evacuazione specifiche; sul fronte degli aspetti tecnici, sono stati oggetto di approfondimenti e modifiche l’illuminazione di emergenza e i sistemi di comunicazione tra veicoli e centrale, il tutto attraverso procedure certificate che hanno richiesto tempi adeguati. Le tante piccole modifiche hanno così determinato il rallentamento dell’iter a cui si è poi sommato il lockdown.
Per quanto riguarda la formazione del personale, il numero degli operatori già abilitati è sufficiente per la partenza dell’esercizio all’ottenimento del Noe. Ulteriori operatori saranno inoltre esaminati a settembre.
Affrontato anche il tema della sostenibilità economica del servizio alla luce della diminuzione del traffico passeggeri determinata dall’emergenza sanitaria Covid19. Le previsioni sugli spostamenti in aereo delle persone per i prossimi mesi sono complesse e incerte per ammissione degli stessi analisti che le producono. E’ quindi in corso un confronto con le banche per valutare il piano economico finanziario di Marconi Express alla luce degli eventi recenti.
Sono, infine, in via di realizzazione gli interventi per la mitigazione del rumore nei punti in cui le rilevazioni, convalidate dall’autorità pubblica di controllo in materia ambientale per l’Emilia-Romagna (Arpae), hanno evidenziato uno sforamento dei limiti. In particolare, si tratta dell’integrazione delle barriere fonoassorbenti per l’asilo delle Poste e dell’installazione di infissi ad alto potere fonoisolante e della climatizzazione in due edifici privati. Saranno effettuate ulteriori rilevazioni, anche da Arpae, sia nelle prossime settimane sia nel corso di tutto il primo anno di esercizio. I nuovi monitoraggi consentiranno al Comune di Bologna e a Marconi Express spa di intervenire su eventuali criticità.
L’assessore Mazzanti ha ringraziato i tecnici di Marconi Express, di Tper e del Comune di Bologna per lo sforzo realizzato in questi mesi nell’affrontare tutte le problematiche emerse anche nell’ambito della pandemia, portando oggi l’opera a essere alla vigilia della partenza. Un ringraziamento per aver preso parte alla seduta è stato espresso anche dal presidente Zanetti.