Qualità e ricerca del miglioramento continuo, attenzione all’ambiente, alla sicurezza e alle esigenze di un trasporto affidabile ed efficiente: sono questi i valori di Marconi Express Spa. La società ha per questo sviluppato un sistema di gestione della qualità, che ha conseguito il certificato di conformità alla norma ISO 9001:2015. La certificazione riguarda sia il servizio di trasporto dall’aeroporto di Bologna alla stazione centrale sia la progettazione dell’adeguamento della linea della monorotaia e impegna ulteriormente Marconi Express a mantenere alti livelli qualitativi.
“Abbiamo deciso di adottare i migliori standard, implementando un sistema di gestione che ci ha permesso di consolidare e rafforzare i processi interni – afferma Massimiliano Cudia, presidente e amministratore delegato di Marconi Express –. Vogliamo continuare a crescere in termini di professionalità in un settore del trasporto veloce cittadino, che già ci vede protagonisti nella gestione di un impianto che in Italia rappresenta un unicum per innovazione e qualità del servizio. Il nostro prossimo obiettivo – aggiunge Cudia – è certificare l’impegno di Marconi Express anche verso la sostenibilità ambientale, come testimoniato dalla firma del protocollo con la società Aeroporto di Bologna”.
La certificazione ISO 9001:2015, registrata con il numero 21073, è stata rilasciata a conclusione di un’attenta attività di verifica da parte dei tecnici di Kiwa, che hanno stabilito la conformità di Marconi Express a tutti i requisiti previsti dalla normativa. Kiwa è leader globale nel settore del testing, delle ispezioni e delle certificazioni: impiega oltre 10mila persone in più di 40 paesi di tutto il mondo, principalmente in Europa, in Asia, in America e in Oceania. “Per noi – conclude il team leader dei certificatori Kiwa – è stata una soddisfazione collaborare con un’azienda che riconosce l’importanza di investire nella qualità, non limitandosi agli obblighi di legge, ma facendo un ulteriore sforzo e oggettivando il proprio lavoro, attraverso una certificazione di parte terza”.